Il “San Giusto delle acque”, di Tristano Alberti, il cui ogni 3 novembre veniva omaggiato dal Circolo Sommozzatori Trieste.
“La statua di San Giusto, per molti anni immersa nelle acque del golfo di Trieste, è stata ripulita dalle incrostazioni marine grazie all’intervento del Rotary Trieste Nord e del Circolo Sommozzatori Trieste. Ora si trova esposta al pubblico in Cattedrale, immersa nell’acqua, in una teca di plexiglass trasparente, a ricordo del martirio del Santo Patrono, che fu annegato nelle acque della Sacchetta di Trieste. Dopo l’immersione della copia della statua in mare a Grignano, è arrivato il momento di offrire nuovamente alla Città il “San Giusto”, fusione bronzea realizzata postuma dell’opera bronzea dell’artista triestino Tristano Alberti” Fonte web
Ogni anno Trieste festeggia San Giusto, patrono della città. Al santo è dedicata la cattedrale dove si ritiene sia sepolto il corpo del martire cristiano, che nel 303 fu condannato a morte per non aver rinnegato la sua fede in Cristo.
Giusto, che si ritiene sia stato sacerdote, viene buttato in mare davanti alla città allora chiamata Tergeste, con dei pesi che lo trascinano subito in fondo. Ma poi i legami si sciolsero e il corpo del martire riemerge, finendo sulla spiaggia, dove viene trovato dai suoi fedeli e portato alla sepoltura.
Nel quinto secolo, su di una altura si costruisce una basilica cristiana, dove un tempo c’era stato un tempio dedicato alle divinità pagane e li vengono trasferiti i resti del martire.
Sul colle di San Giusto, che sovrasta la città, si trovano il castello e il campanile con le sue famose campane, da cui si gode un panorama splendido.
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