Buoni da morire

Fugu, Giappone
Fonte nationalgeographic.it
Il terribile pesce palla giapponese è sicuramente al primo posto nella classifica del terrore alimentare. Gli chef del Sol Levante impiegano anni a imparare l’arte di sfilettare il fugu evitando ovaie, fegato e intestino: questi organi infatti contengono la tetrodotossina, un veleno così potente che può bastarne una sola goccia per uccidere. Eppure, ogni anno decine di temerari giapponesi finiscono in ospedale per le acute crisi respiratorie provocate dal pesce letale. Almeno vale la pena di rischiare?
Chi ha assaggiato il fugu sostiene che i primi bocconi hanno un effetto astringente che causa un leggero intorpidimento della lingua; ma poi il sapore è più o meno simile alla sogliola, e viene facilmente annullato da quello di una qualsiasi salsa di accompagnamento.

ostriche

Ostriche
Ecco una perla di saggezza: dopo aver aperto l’afrodisiaco mollusco, meglio annusare e ingoiare solo se si è assolutamente certi. Le ostriche crude sono ancora ai primissimi posti della classifica dei cibi pericolosi stilata dalla Food & Drug Administration, l’ente americano per la sicurezza alimentare. Tra i patogeni che possono contaminarlo, il Norovirus, che causa gastroenterite, e vari tipi di vibrioni, i batteri all’origine del colera, che possono causare febbre, shock settico, lesioni ulcerose alla pelle, e anche fatali setticemie.

Tonno
Da tempo ormai sono noti i rischi di inquinamento da metilmercurio, che dagli scarichi industriali può accumularsi nel tonno fresco o in scatola e provocare diverse patologie, tra cui deficit di sviluppo nei bambini. Ma un cattivo trattamento del pesce fresco può far insorgere altre complicazioni, come la contaminazione da scombrotossina, un patogeno che causa centinaia di intossicazioni ogni anno. Tra i sintomi: mal di testa, diarrea e persino, per i più sfortunati, perdita della vista. Il rimedio? Tenere il pesce sempre a bassa temperatura e mangiare solo in ristoranti affidabili.

Funghi

funghiFotografie di National Geographic
Non lo si ripete mai abbastanza: attenti ai funghi che raccogliete. Il guaio è che tra le specie commestibili e quelle velenose spesso è facile confondersi. Sarà una gustosa spugnola o una terribile Gyromitra? Un ottimo galletto o un letale Omphalotus olearius (foto)? E ancora: è una Galerina (tossica) o una Psilocybe(allucinogena)? Meglio studiare e andare per funghi con persone esperte se non si vuole trasformare un risotto in una strage.
mostra funghi